chiudi
Carie radicolare

Carie radicolare


La carie radicolare è purtroppo un problema piuttosto diffuso che è associato al ridotto flusso salivare e a alla scarsa igiene orale. Il mancato controllo della placca batterica infatti contribuisce alla proliferazione dei batteri e quindi all’insorgenza delle carie. La carie radicolare colpisce prevalentemente pazienti che hanno già compiuto i 60 anni e si tratta di una tipologia di carie che spesso colpisce lo spazio tra dente e gengiva. Non è così facile intercettare per tempo i processi cariosi e quando la carie radicolare si evolve si rischia una lesione che colpisce la polpa dentale e che, nei casi gravi, potrebbe causare anche la frattura del dente coinvolto. Altro aspetto che riguarda la carie sotto la gengiva è la retrazione gengivale che avviene con il passare del tempo e aumenta la possibilità di carie radicolare.

Carie radicolare sintomi

La carie radicolare è una tipologia di carie che tende a crescere in modo molto rapido per via della minore densità minerale della dentina. Il dente è composto da alcune sezioni dure che sono lo smalto, la dentina e il cemento. Sotto questi stradi duri si trova il tessuto molle, la polpa dentale, attraverso la quale passano sia nervi che vasi sanguigni. La carie del cemento è un’altra tipologia di carie molto diffusa e anche in questo caso bisogna ricordare l’importanza della prevenzione. La carie radicolare va a colpire proprio le aree più sensibili e potrebbe anche causare un ascesso. Non solo, stiamo parlando di una tipologia di carie molto difficile da diagnosticare che potrebbe causare danni anche molto gravi come la frattura dell’osso alveolare. Per rimuovere una carie sotto gengiva il dentista dovrà eseguire un trattamento endodontico il prima possibile così da sostituire il tessuto morbido del dente e sigillare il tutto così da evitare possibili recidive. Nelle prime fasi la carie radicolare è quasi asintomatica, anche per questo è importante organizzare delle visite periodiche presso il proprio dentista ed eseguire almeno due sedute di igiene professionale così da rimuovere per tempo gli accumuli di tartaro.

Carie radicolare: le cause

In passato le carie colpivano soprattutto pazienti piuttosto giovani per via del consumo di zuccheri e della scarsa attenzione all’igiene orale. Oggi le cose sono cambiate e la carie radicolare colpisce prevalentemente i soggetti adulti per diversi motivi che includono l’allungamento della vita media. La causa principale della carie radicolare comunque è la recessione gengivale che espone maggiormente la radice del dente all’accumulo di placca e batteri. Altra possibile causa della carie radicolare è la xerostomia, un disturbo consistente nella riduzione del flusso salivare che causa l’aumento dell’acidità in bocca. Questo aumento di acidità accelera i danni subiti dallo smalto e alimenta il proliferare dei batteri creando così le condizioni ideali per lo sviluppo di una carie radicolare. La minor quantità di saliva combinata con una igiene orale assente o carente crea quindi le condizioni ideali per lo sviluppo della carie radicolare.

Carie radicolare cura

Parlando di possibili soluzioni alla carie radicolare dobbiamo per forza di cose parlare dell’importanza della prevenzione. Spesso gli anziani tendono a trascurare l’igiene orale ma si tratta di un grave errore che porta, appunto, alla formazione di patologie come le carie radicolari. Inoltre nei soggetti anziani si cerca di ricorrere all’implantologia e di applicare protesi piuttosto che tentare di salvare i denti naturali. Una delle strategie più utilizzate per la cura della carie radicolare è comunque quella del trattamento canalare. Si tratta di un intervento localizzato nello spazio interno che contiene la polpa del dente. Quando si ha una pulpite, ovvero una infiammazione della polpa dentale, bisogna rimuovere la polpa infetta il prima possibile. La terapia canalare è una procedura conservativa che consente di conservare il dente compromesso evitando così l’estrazione. Il trattamento canalare della carie sotto la gengiva si esegue in anestesia locale con il dentista che realizza una piccola apertura nel dente così da accedere alla polpa danneggiata mediante il canale. Dopo aver rimosso tutto il tessuto degenerato, il dentista procederà nel sostituire la polpa e poi nella sigillatura.

La fase successiva poi prevede il restauro del dente così da ripristinare le originarie condizioni estetiche e la normale funzionalità. In alcuni casi le sedute di trattamento canalare per la carie radicolare potrebbero necessitare più di una seduta e chiaramente molto dipenderà dalla gravità del problema di ciascun paziente. In alcuni casi potrebbero esserci delle complicanze, il consiglio è quindi fidarsi del dentista. Se invece la carie radicolare si presenta come una nuova infezione ecco che il dentista dovrebbe valutare un ritrattamento, un procedimento che prevede la rimozione della sigillatura, la pulizia del canale e la sua disinfezione a cui segue il nuovo riempimento e la nuova sigillatura. Qualora il ritrattamento non fosse possibile, il dentista dovrà procedere con una apicectomia o con la rimozione dell’intera radice del dente coinvolto. In alcuni casi specifici il dentista potrebbe anche estrarre il dente danneggiato dalla sua sede, ripararlo e poi reimpiantarlo.
Carie radicolare