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Infiammazione mandibola

Infiammazione mandibola


L’infiammazione mandibola è una problematica tanto comune quanto rischiosa e importante da prevenire o, se già se ne soffre, da risolvere.

La nostra bocca è parte fondamentale di vari aspetti della nostra vita.

Che si parli di mangiare, chiacchierare o anche ridere e arrabbiarsi, useremo sempre lei e se l’osso che ci permette di aprirla e chiuderla regolarmente, la mandibola, è infiammato ne risentiremo parecchio.

In questo articolo ci occuperemo proprio di capire meglio cosa sia l’infiammazione della mandibola, come si può prevenire e, infine, come si può curare.

Infiammazione mandibolare: tutti i possibili sintomi

Come in qualsiasi caso, prima di procedere a curare un problema di salute, bisogna essere sicuri di identificarlo nella maniera corretta.

La mandibola infiammata è un tipo di disturbo dell’articolazione temporo mandibolare che può presentare una varietà di sintomi più o meno complessi.
Il primo e più comune, se non il più fastidioso nella nostra quotidianità, è il dolore che si prova quando si mastica o si apre solo la bocca.

Un altro possibile segno dell’infiammazione mandibola è un acuto dolore che, oltre allo stesso osso, può coinvolgere anche il collo e la testa.

Anche mal di testa ed emicrania sono presenti nella lista di possibili sintomi per un’infiammazione mandibolare.

Questo particolare disturbo potrebbe anche andare a intaccare il nostro udito. Infatti, due sintomi riscontrabili con l’infiammazione della mandibola sono: l’acufene e la difficoltà nel percepire alcuni suoni.

Con acufene si intende quel particolare problema che si manifesta facendoci sentire dei fischi o dei ronzii in realtà inesistenti.

Parlando, invece, più nel dettaglio delle difficoltà nel percepire suoni e rumori che potremmo avere quando si infiamma la mandibola, dobbiamo tenere in considerazione che questo disturbo mandibolare potrebbe portarci a sentire ovattato o perfino al tapparsi delle orecchie.

Sintomi come quelli elencati possono portare, dopo un tempo più prolungato, a un blocco mandibolare, ovvero una forte limitazione nell’aprire la bocca, e a un’elevata rigidità, accompagnata da dei dolori cervicali.

A questi sintomi principali si possono accompagnare altri, meno indicativi, come un’elevata sensibilità alla luce, vertigini, inedite difficoltà nel deglutire, dolori alla gola e dolore agli occhi.

Bisogna inoltre sapere e tenere in considerazione che quando si infiamma la mandibola può essere a sua volta un sintomo dell’infarto e di tumori alla testa.

Infiammazione mandibola: possibili cause e rimedi

Un’infiammazione mandibola può avere anche cause più o meno comuni.

Un disturbo simile può presentarsi come conseguenza di una masticazione prolungata, soprattutto se di cibi duri o secchi.

In questo caso, cibi da tenere d’occhio saranno, per esempio, il pane, la frutta secca, la carne e la pizza.

Altre cause da considerare per l’infiammazione mandibola sono anche cattive abitudini nella nostra quotidianità o durante le ore di sonno.

Infatti, quando ci chiediamo perché si infiamma la mandibola dobbiamo considerare che il problema si presenta anche in chi ha il vizio di digrignare o stringere i denti durante la notte.

Dietro una mandibola irritata ci può essere anche un problema legato ai disturbi dell’occlusione dentale, all’eccessivo stress o anche a una predisposizione di tipo genetico.

Sapere perché si infiamma la mandibola non è fondamentale per scegliere il rimedio giusto, ma è sicuramente utile.

Infatti, durante il trattamento per un’infiammazione mandibolare causata da problemi di masticazione si consiglieranno cibi morbidi e che non richiedano elevati sforzi mandibolari.

Allo stesso modo, se il dentista saprà che l’infiammazione è sorta come conseguenza di un digrignamento notturno o dell’eccessivo stress, allora prescriverà un bite da indossare o nelle ore notturne o comunque in quei periodi di inattività della bocca per incoraggiare la perdita di abitudini nocive alla mandibola.

Un dentista potrebbe consigliare di prendere un farmaco che vada a combattere l’infiammazione mandibola, ma questo avverrà solo per i primi 7 o 10 giorni.

Una volta passato questo periodo, se l’infiammazione non sarà passata allora il medico farà interrompere la somministrazione del medicinale a favore di una delle soluzioni più a lungo termine sopra elencate.

Infiammazione della mandibola: come prevenirla

La prima forma di prevenzione per evitare di avere un’infiammazione della mandibola è di fare attenzione a quello che si mastica e a come lo si fa.

Come abbiamo già detto ci sono cibi a cui stare più attenti, ma anche quando si parla di alimenti non particolarmente duri bisogna fare attenzione a come li si consuma.

Oltre a questo, mangiare sano è un’altra forma di prevenzione, anche perché problemi come l’elevato colesterolo possono manifestarsi proprio con un’infiammazione.

Anche i traumi fisici possono essere una causa di problemi alla mandibola come quello di cui stiamo parlando, per questo è sempre utile proteggere bene la testa quando si svolgono attività sportive e rivolgersi a un medico in caso se ne sperimenti uno.

Dato che l’infiammazione mandibola è un problema che può avere delle radici di tipo psicosomatico, è utile avere uno stile di vita sano e che permette di vivere la propria quotidianità in tranquillità.
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